... dettaglio terzo fuoco
Coppetta ovale in porcellana con decorazione a terzo fuoco.
cm 16 x 14 (2012).
Vaso da fiori in porcellana con decorazione a terzo fuoco.
Ø cm 11,5, h. cm 28 (2014).
Coppa in porcellana con decorazione a terzo fuoco.
cm 23 x 23 (2014).
Piatto quadrangolare in porcellana con decorazione a terzo fuoco.
cm 31,5 x 31,5 (2014).
Coppa in porcellana con decorazione a terzo fuoco.
Ø cm 23 (2015).
Coppa quadrangolare in porcellana con decorazione a terzo fuoco.
cm 21,5 x 21,5 (2015).
È un inno all'amore, inteso come condivisione incondizionata della felicità e della gioia con tutti gli esseri viventi. Ciascuno di noi, amando gli altri, diventa il centro di un cerchio dell’amore che tende all'infinito. «Migliaia di candele possono essere accese da una singola candela, e la vita di questa non sarà abbreviata. La felicità non diminuisce mai quando è condivisa» (Buddha).
Piatto in porcellana con decorazione a terzo fuoco - Ø cm 35 (2013).
La reincarnazione è un tema ricorrente nella tradizione orientale e in quella occidentale. L’anima è una scintilla che alle origini si è staccata dal Divino per reincarnarsi, nel tempo, in diversi corpi al fine di compiere il cammino evolutivo e tornare nell'assoluto. L’immagine rappresenta l’anima che trasmigra dal corpo dei pesciolini a quello degli uccelli per poi continuare il suo percorso di purificazione fino alla sublimazione.
Piatto in porcellana con decorazione a terzo fuoco - cm 30 x 30 (2013).
È un’importante divinità venerata dagli Inca e dai popoli andini della Patagonia. La rappresentazione scenografica spazio-temporale è di tipo circolare: la simbologia animale e vegetale mescola passato e presente, mitologia e realtà. I colori, che spaziano dal rosso al violetto attraverso l’intero spettro dell’arcobaleno, stanno a sottolineare un continuum tra mondo terreno e spirituale il cui centro gravitazionale è Pacha Mama.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2014).
È un argomento affrontato da Sant'Agostino e prima di lui dai Padri della Chiesa e ancora prima da Platone. L’anima è una scintilla che, staccatasi dal Divino, prima di iniziare il cammino di evoluzione si scinde e s’incarna in corpi diversi. Un incontro di anime gemelle è un riconoscere la stessa origine. Diventa, quindi, un momento importante di fusione con il Cosmo. In questa raffigurazione le uniche anime gemelle sono i due alberi splendenti posti su altipiani diversi. Le due metà, pur essendo distanti, si sono riconosciute e si sono spiritualmente ricongiunte. Vivono un amore incondizionato all’interno di un cerchio magico inattaccabile dall'esterno.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2014).
La ragazza della raffigurazione è di fronte ad una scelta decisiva: quale senso dare alla sua vita. Si rende conto che qualunque percorso segua per raggiungere il suo obiettivo in ambito religioso, civile, o scientifico (simboleggiati dalla chiesa, dal castello e dal vulcano) dovrà affrontare numerosi ostacoli (il leopardo e i due draghi) e rinunciare ad alcuni affetti (il cagnolino, la tartaruga e la giraffa). Decide di aggrapparsi con un guinzaglio di fiori alla fenice che, volando, la condurrà verso la meta desiderata, superando tutte le difficoltà. Il guinzaglio si spezzerà?
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2014).
La predestinazione è «il piano secondo cui Dio ordina la creatura razionale al conseguimento della vita eterna» (San Tommaso, Summa Theologica). L’uomo è libero e mediante il libero arbitrio si emancipa da Dio (Sant'Agostino, Opus Imperfectum). Questi due concetti contrapposti, ampiamente dibattuti in teologia, possono forse coesistere. L’albero della vita, raffigurato in questa piastra, mostra dei nodi lungo il tronco e rami che s’intrecciano solo all’interno di ciascun segmento del tronco. Vi si immagina che i nodi rappresentino i punti fissi predeterminati e i rami i diversi percorsi che siamo liberi di seguire. Si è voluto, inoltre, rappresentare in questi punti fissi anche i sette chakra, e ad essi sono stati associati i colori (rosso , arancio, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto) e gli elementi (terra, acqua, fuoco, aria, etere, luce, vibrazioni). Sullo sfondo, come in uno specchio, sono descritti episodi di vita vissuta, così come sono stati registrati dalla parte fisica e da quella spirituale di un individuo.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2014).
Una piccola foto, comparsa mesi fa su un quotidiano, raffigurante un’elefantessa che assiste un elefante malato tenendo lontana una iena pronta all'assalto, colpisce profondamente l’artista per la forza dell’amore e per la grande dignità del gesto: anche gli animali hanno un’anima. Si vuole, quindi, rappresentare il miracolo dell’amore, racchiudendo i due pachidermi in una sfera magica. Qui sono protetti dagli assalti esterni e collegati al Divino mediante un ponte di luce che, partendo dal cuore dell’elefantessa, raggiunge la scintilla divina.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo - fuococm 50 x 50 (2014).
Esaltazione dell’armonia universale.
Nulla nell’universo è affidato al caso, tutto è all’interno di un flusso energetico di perfetta matrice geometrica. Anche le piccole cose (la forma dei petali dei fiori, la posizione dei semi di girasole, etc.) rispondono a regole matematiche ben precise, quali ad esempio la sequenza di Fibonacci e la sezione aurea.
Esiste l’armonia universale soltanto quando ciascun essere vivente, abbandonata ogni forma di egocentrismo e prevaricazione, e raggiunto un equilibrio interiore, opera nel rispetto degli altri comportandosi come un piccolo ingranaggio di un equilibrio di ordine superiore. Soltanto allora tutti, in sintonia con il cosmo, respirano all’unisono: è il respiro dell’universo.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2014).
L’Isola della Vita è un angolo della terra non ancora scoperto dalla Morte.
La giovane donna è alla ricerca del suo “Sé” dove infinitesimo e infinito si fondono senza soluzione di continuità e dove il tempo, nella sua circolarità, è un presente in continuo divenire. La ragazza, che è in armonia con tutto il mondo circostante, trasmette un messaggio d’amore e fratellanza, libero da schemi prestabiliti e da ogni tipo di discriminazione.
Il discorso narrativo, senza i freni e le regole della razionalità, vuole essere una descrizione visionaria e fantastica che conduce ad una dimensione “altra” fuori dai canoni spazio-temporali, alla ricerca di sentimenti nascosti.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2014).- cm 50 x 50 (2014).
Un quotidiano di qualche mese fa descrive l’impresa eccezionale di Corinna, una ricercatrice austriaca che in parapendio aiuta a migrare da Salisburgo alla laguna di Orbetello uno stormo di ibis nati in cattività e, quindi, privi del senso dell’orientamento. Nella lunga fase preparatoria si stabilisce un profondo legame che consente alla ricercatrice di entrare nel mondo segreto degli uccelli e di parlare il loro idioma misterioso. Il volo dura undici giorni, e i venti e le correnti ascensionali ad oltre duemila metri d’altezza fanno paura: è Ambra, il capobranco, che infonde coraggio a Corinna con gli occhi, il movimento del becco e il battito delle ali.
Questo evento produce nell’artista un forte coinvolgimento emotivo; sente che l’amore può rendere possibile ciò che razionalmente sembra irrealizzabile. In un paesaggio surreale e misterioso è raffigurato lo stormo – alla testa è Ambra, più dietro Corinna – che volando in una specie di nuvola d’oro, generata dall’intenso legame affettivo del gruppo, giunge felice in un paesaggio colorato e sereno, lasciandosi alle spalle tutte le avversità. In basso, a destra, s’intravede tra le rocce il volto della Madre Terra che, con il pensiero e con lo sguardo sull’intero universo, non giudica ma accoglie generosa tutti e tutto in un abbraccio infinito e misterioso.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2015).2014).
Un quotidiano di febbraio e un video in Rete descrivono un evento straordinario: una giovane donna – Debora - si lancia nelle acque gelide dei Campi flegrei (Napoli) per salvare un cucciolo di balena ferito (oltre 8 metri di lunghezza e due tonnellate di peso). Il cetaceo spiaggiato si dibatte tra gli scogli, ma quando Debora lo raggiunge e gli pone le mani sul muso, i loro sguardi s’incrociano. La balena capisce che Debora vuole aiutarla e smette di dimenarsi, lasciandosi guidare docilmente oltre gli scogli. Si dirige verso il largo e, mentre si allontana, torna indietro verso la sua salvatrice, si ferma per alcuni istanti forse per ringraziarla, quindi riprende il suo viaggio verso il mare aperto.
Le immagini e il video sono di grande impatto emotivo per l’artista che in quest’opera vuole celebrare l’AMORE INCONDIZIONATO e la CONDIVISIONE. In un mondo affascinante e misterioso, che si estende oltre i confini spazio-temporali della realtà, è raffigurata la giovane donna che, con un abbraccio infinito e misterioso, accompagna generosa il cucciolo, che si allontana felice verso il mare aperto alla ricerca di avventure sconosciute.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2015).
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco.
cm 50 x 50 (2015).
L’amore è un sentimento dalle mille sfaccettature, è come una pietra preziosa che, illuminata da un raggio di luce, emana meravigliosi riflessi.
Il dipinto ci parla, in generale, dell’amore per la natura, per gli animali, e per i nostri simili.
Questo sentimento, che è presente in ogni creatura, si manifesta in funzione dei diversi gradi dell’essere, diventando per ciascuno il principio vitale.
Il senso della vita di una persona e il suo stesso destino dipendono dal suo modo di amare. L’essere umano, infatti, ha la capacità di amare per scelta, e dunque la libertà di decidere per il proprio destino, orientando questa forza innata verso il bene o verso il male.
In particolare in quest’opera si parla dell’incontro di due anime gemelle, inteso come momento importante di fusione con il Cosmo, e della stretta correlazione tra la fisicità e la spiritualità del loro amore. I simbolismi e i colori adoperati aiutano l’osservatore ad intraprendere un viaggio onirico verso mondi misteriosi. A sinistra si parla della spiritualità di questo sentimento. L’uomo (rappresentato dall’elefante che indica forza, stabilità, radicamento alla terra e collegamento con il cielo) e la donna (figura quasi eterea e molto spirituale) insieme formano un’unità inscindibile e dal loro amore nasce un albero dalle profonde radici che si protende verso il cielo con frutti meravigliosi. A destra la fisicità è rappresentata dall’eruzione del vulcano che non porta distruzione, ma anzi vivifica. Il tutto è collegato all’energia vitale dell’intero universo.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2015).
Si racconta dell’emozionante e incredibile salvataggio di un cucciolo di labrador avvenuto nell’ottobre 2015 nel golfo di Napoli. Una barca della scuola di vela di un circolo nautico solca il mare e i sei velisti a bordo avvistano il cagnolino che nuota disperatamente. Con una manovra ardita riescono a salvarlo. Tremante e visibilmente stremato il cucciolo ha le zampe quasi paralizzate dal freddo. Coccolato e rassicurato, in particolar modo dalla giovane donna che è a bordo, viene rifocillato e riconsegnato ai proprietari che, in viaggio in aliscafo verso Ischia, ne avevano denunciato la scomparsa.
La storia a lieto fine appare come il messaggio di un Mediterraneo, mare di libertà e speranza. In un paesaggio surreale e fantastico un grande sole illumina il mare. Dall’alto un uccello, dalle ali e la coda colorati con tutte le tonalità dell’arcobaleno, emana dal becco un raggio d’oro che lambisce le vele della barca e rimbalza su di una piccolissima e magica isola, mescolando i suoi riflessi con i colori intensi della vegetazione. È qui che una giovane donna-farfalla accoglie generosa il cucciolo riconoscente.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2016).
Si chiama luna blu il secondo plenilunio che avviene all’interno di un mese del calendario gregoriano, che solitamente ne contiene uno solo.
Tale fenomeno si verifica all’incirca ogni tre anni per la differenza tra anno solare e lunare.
L’origine del nome non è chiara, dal momento che l’evento non è legato a particolari colorazioni della luna in queste occasioni. Tale definizione potrebbe scaturire dalla rarità della manifestazione, essendo il blu – in tutte le sue variazioni e tonalità – un colore che parla di trascendenza e spiritualità.
La luna blu secondo le antiche tradizioni popolari trasmette un’energia interiore molto potente, è adatta agli incantesimi e alla divinazione e si festeggia con danze e canti o anche restando in silenzio lasciandosi inondare dai suoi raggi.
In questo dipinto l’artista ha voluto raffigurare le sensazioni da lei provate in occasione del fenomeno del luglio 2015.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 50 x 50 (2016).
Il tema di questo dipinto è il viaggio, inteso non solo come desiderio di conoscenza di popoli e terre lontani da noi, ma anche come percorso interiore alla ricerca del proprio sé. L'artista, nel descrivere la dimensione emotiva e spirituale di ogni partenza, prende spunto dalla propria mostra personale tenutasi nel febbraio 2016 nella Sala delle carceri di Castel dell'Ovo a Napoli, sede misteriosa e di grande fascino che l'ha intensamente coinvolta sul piano emotivo.
La fanciulla, che spicca il volo da Castel dell’Ovo verso mete lontane, nella prima fase del viaggio è circondata da un groviglio di energie, luci e colori che potrebbero essere di forte impatto destabilizzante. Invece non ha paura, perché vuole portare un messaggio di pace e sente che questo è il suo compito. Protetta da tutte le energie della sua terra (aria, acqua, terra e fuoco), accompagnata dallo sguardo benevolo della Madre Terra e dalla felice partecipazione di tutto il creato guarda serena oltre…
I simboli (la Madre Terra, il drago blu – Glaucus atlanticus – e l’uccello dalle piume arcobaleno), le loro dimensioni e le stesure cromatiche conducono l’osservatore verso dimensioni “altre”, dove si mescolano realtà e sogno, le nostre tradizioni mitologiche e quelle andine.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 75 x 37,50 (2016).
“Nella solitudine e nel silenzio, comincerà la ricerca della tua unità; ecco perché è necessario che impari a maneggiare la tua mente come fosse uno strumento nelle tue mani. La mente deve essere il tuo aiutante e non, come succede adesso, tu, un giocattolo nelle mani della tua mente… Sei come un limpido cielo azzurro che la mente ha riempito di nubi, alcune bianche altre nere. Le nubi sono i tuoi pensieri o quelli degli altri, che creano confusione, ti opprimono, creano angoscia, ansia o paura” (Hernan Huarache Mamani).
In questo dipinto si parla della meditazione, pratica utilizzata per raggiungere una maggiore padronanza delle attività della mente. Parte integrante di tutte le principali tradizioni religiose, nella psicosintesi è definita uno stato della coscienza che può essere ottenuto mediante l’indirizzamento volontario della nostra attenzione verso un determinato oggetto (meditazione riflessiva) o mediante la completa assenza di pensieri (meditazione ricettiva). Da recenti studi scientifici americani è emerso che la meditazione abbassa i livelli di rabbia, ansia, depressione e fatica.
Qui la protagonista, che è in uno stato d’essere chiamato “consapevolezza senza pensieri”, ha raggiunto la quiete assoluta, provando la sensazione di stare nel baricentro dell’universo. Senza più vincoli spazio-temporali, il suo sguardo spazia dalle montagne andine al golfo di Napoli, dal mondo fisico a quello metafisico, dalla realtà al sogno, senza tralasciare un’antica leggenda, secondo cui i “metalli-pianeti” sarebbero nati dalle rotazioni a spirale dello scarabeo ermafrodita, che rappresenta lo spirito dell’universo.
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 75 x 37,50 (2016).
Piastra in gres porcellanato con decorazione a terzo fuoco - cm 75 x 37,50 (2017).
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